Le schede con chip elettronico

Le card con chip elettronico stanno riscuotendo sempre maggior successo in tutto il mondo, e la loro diffusione è inarrestabile; la maggior parte delle Telecom internazionali adottarono infatti un sistema telefonico pubblico che utilizza questa tecnologia già dall’inizio o dopo aver utilizzato altri sistemi. Queste schede hanno un chip elettronico inserito in esse, nel quale vengono memorizzati scatti ed informazioni. Gli scatti vengono letti dal telefono al momento dell’immissione della carta, e quindi si può effettuare la telefonata, al termine della quale sul chip vengono registrati gli scatti rimanenti, che verranno letti nuovamente dal telefono la volta successiva: questo processo è rimasto praticamente invariato da quando il sistema è stato testato le prime volte.

Il chip presenta delle connessioni in oro (o a volte in argento o nickel) che possono avere svariate forme a seconda della Casa produttrice. A volte lo stesso tipo di scheda viene prodotta da diversi fabbricanti, e questo crea delle interessanti varianti dal punto di vista collezionistico; ogni tipo di chip ha comunque un suo codice identificativo, e così non è difficile catalogare le varianti.

Le schede telefoniche a chip furono utilizzate per la prima volta in Francia, nel 1984, ed i primi costruttori furono Bull CP8, Schlumberger e Solaic; la maggior parte dei moduli elettronici sono stati prodotti da Schlumberger, Gemplus, Orga, GPT, ma esistono numerosi altri produttori nel mondo che utilizzano chip prodotti da loro stessi o forniti da Philips, Siemens, Thomson, ed altre ditte.

In seguito al successo delle schede telefoniche, apparvero anche schede di tipo multifunzionale, per le quali l’uso in telefonia è solo una delle loro numerose funzioni. Queste schede, dette anche smart cards, presentano solitamente dei chip più grossi, che contengono maggior memoria, cosa che permette di utilizzarle in modo più versatile: come scheda telefonica, biglietto per mezzi pubblici e parcheggi, scheda d’identificazione personale o medica, oltre che per utilizzi bancari.

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